Questo formaggio, tipico del Sud Italia, è uno dei principi della nostra tavola. Con il suo sapore leggero, trova il proprio connubio perfetto con una vasta gamma di prodotti tipici. Il latticino in questione è uno dei più antichi presenti sul nostro territorio, e deriva la propria denominazione dal verbo “scamorzare”, ovvero “togliere una parte”.
La scamorza pugliese ha delle caratteristiche precise, sia di forma, sia di aspetto. La buccia, commestibile, deve essere di colore giallo paglierino, mentre la pasta interna ha la classica colorazione bianca. Il sapore del formaggio tradizionale ha un sapore delicato, ma intenso. La caratteristica principale è la tipologia di preparazione: la scamorza è un formaggio a pasta filata, e quindi ha una sua preparazione specifica. La versione affumicata, dalla colorazione decisamente più ambrata, è il frutto di una lavorazione intensa e che ne accentua decisamente l’aroma al gusto.
La scamorza, come già detto, è un formaggio che si adatta a quasi tutti i tradizionali sapori della nostra tradizione. Questa, infatti, rappresenta il comprimario ideale in una vastissima gamma di ricette. Il suo sapore tende ad arricchire qualsiasi piatto in cui essa viene presentata, senza che però sovrasti l’ingrediente principale. Così nascono i risotti più ricchi, con l’ausilio del radicchio, le frittate più fantasiose, con il prosciutto come accompagnatore, e le torte salate più suggestive.
Discorso a parte merita la scamorza affumicata, la quale trova il proprio sposo ideale in un salume dal profumo estremamente intenso e, anche lui, sottoposto al processo di affumicatura: lo Speck del Trentino Alto Adige.
La vastissima gamma di prodotti abbinabili, unita al suo facile utilizzo in tutti i fornelli d’Italia, rendono la scamorza un prodotto fondamentale per tutti i frigoriferi nostrani.